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Storia

Italia e italiani

L’olio d’oliva, ingrediente fondamentale della nostra cucina, accompagna il viaggio dei migranti italiani nel mondo.


La filiera della latta

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Lo sviluppo, nel Ponente Ligure, dell’industria delle latte litografate fu la naturale conseguenza della nuova tecnica di raffinamento dell’olio che, proprio a partire dai primi anni del Novecento, aveva raggiunto un considerevole sviluppo, consentendo di destinare al consumo domestico, anche l’olio che spesso risultava essere non puro, migliorandone la qualità.
Per consentirne il commercio anche oltre i confini nazionali, si scelse di realizzare contenitori in banda stagnata litografata.

Nata dall’unione dell’acciaio con lo stagno, si otteneva dalla battitura della lamina di ferro associata ai bagni di stagno fuso. Per renderla più accattivante per il consumatore fu applicata la litografia, definita “l’arte industriale per eccellenza”.

Le impellenti necessità da parte delle aziende produttrici di olio spinsero alla produzione
di imballaggi a ritmo piuttosto sostenuto per far fronte alle continue richieste.
La prima azienda che iniziò a fornire latte in banda stagnata litografata fu “Renzetti D. & C.” che iniziò nel 1910, alcuni anni dopo fu la volta di un’altra società, “La Solertia” che decise nel 1913 si aprire uno stabilimento a Porto Maurizio.

Nel 1925 si registrò la nascita della “Sasso Latta” e successivamente “La Graph” creata nel 1929 da Rocco Guatelli ad Oneglia.

Quando misi piede a terra...

… mi voltai a guardare ancora una volta il Galileo, e il cuore mi batté’ nel dirgli addio, come se fosse un lembo natante del mio paese che m’avesse portato fin là. Esso non era più che un tratto nero sull’orizzonte del fiume smisurato, ma si vedeva ancora la bandiera, che sventolava sotto il primo raggio del sole d’America, come un ultimo saluto dell’Italia che raccomandasse alla nuova madre i suoi figliuoli raminghi.

Edmondo De Amicis, Sull’oceano (1889)

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Emigrazione:
una storia, mille storie

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Subito dopo l’Unità d’Italia, tantissimi italiani decisero di lasciare la loro terra per cercare fortuna all’estero. 

Nonostante le difficoltà che avrebbero dovuto affrontare, per gli emigrati italiani l’allontanamento dalla Patria non fu mai da intendere come un ripudio del proprio paese d’origine. Per tale ragione, nei quartieri Italiani fiorirono molti negozi ed attività gestite da compatrioti. 

Ma nel nuovo paese mancava l’olio d’oliva, ingrediente fondamentale della cucina italiana, pertanto si iniziò ad importarlo.


Inizialmente si produssero figure semplici: fronde d’ulivo, paesaggi, figure simboliche; poi apparvero i panorami lontani “Il Vesuvio”, “ Lanterna di Genova” e i ricordi di casa “Sole Mio”, “Patria Nostra”, “Mamma mia” e molti altri.

Sulle lattine vennero effigiati anche i personaggi più famosi: i grandi geni, Giotto,
Leonardo e Raffaello; i poeti e letterati, Ariosto e Carducci e i personaggi della lirica, Tosca, Otello e Rigoletto.
Molto ricca fu la serie patriottica: Garibaldi, Mazzini, Umberto I fino ai membri della famiglia reale, passando attraverso gli avvenimenti che, in quel momento, appassionavano il mondo come la marca “Nobile” che ricordava lo sfortunato viaggio polare del dirigibile italiano.

La particolarità stava, inoltre, nella loro intestazione: l’olio non prendeva, infatti, il nome dal suo produttore, ma si richiamava a immagini che ricordavano in qualche modo l’Italia.
Tutte avevano i titoli bilingue, la curiosa dicitura ”impaccato in Italia” e portavano effigiata la bandiera tricolore.

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